I libri non aiutano a vivere meglio…… certe volte anzi lo rendono più complicato e difficile. I libri dovrebbero aiutarci a capire leggermente di più quello che ci circonda. Una domanda un libro. Una domanda, una spiegazione, un fatto, una ragione alla base.
Macerata, Febbraio 2018, il giorno dopo la sparatoria di Luca Traini due sono le frasi ricorrenti nei racconti di quel breve momento di far west nella provincia Marchigiana: “il gesto di un folle” e “tranquillo e lucido”.
Due frasi molto distanti, ma che descrivono bene una vita fatta di teste rasate, denti di lupo, pistole in cassaforte e candidature leghiste. Una quotidianità che dal verde passa al nero profondo della mai sopita “destra” italiana.
Era prevedibile? di chi è la colpa? ma soprattutto: è l’ultimo, il primo o semplicemente l’ennesimo di una serie di gesti folli che pensavamo relegati all’America delle armi e delle piantagioni di cotone?
Nel 2017 Valerio Varesi riportò sulla carta stampata il suo più famoso personaggio: il commissario Soneri. Un uomo indolente, deluso dalle sue passioni giovanili e amante delle nebbie e dei sapori emiliani.
Soneri si ritrova, nella provincia Parmense ad indagare su l’omicidio di un Tunisino, apparentemente banale, ma che lo cala in una provincia, un po’ “periferica” fatta di radicalismi religiosi, ronde e un distorto senso comune. Un Italia tranquilla e lucida che muove verso gesti folli (forse).
Questa è la storia de “Il commissario Soneri e la legge del Corano”. Una storia ancora una volta amara dove i contorni sono sfocati dalla nebbia emiliana e ancor di più dai comportamenti confusi e disordinati delle persone.