Quasi un anno fa ho accolto il mio primo ospite e come tutte le prime volte è stato un vero disastro!
Ore 20.30
Al termine degli allenamenti, leggo un sms inviato qualche minuto prima da Booking che mi avvisa di una prenotazione last minute: una notte, due persone, check-in in giornata. Ci deve essere un errore penso: la giornata è praticamente finita! Mi dirigo verso casa.
INGENUITÀ 1- Booking non sbaglia mai!
Ore 21.30
Finalmente si cena! Mentre mi rifocillo con un buon pasto caldo, mi chiama un frettoloso tassinaro (per dirla alla romana) avvertendomi che un suo cliente ha dato come indirizzo di destinazione il mio affittacamere. Quando capisce che non sono lì mi informa che lo lascerà al portone. Ringrazio e parto di corsa!
INGENUITÀ 2-Ogni orario è buono per un check-in.
Ore 22.00
Arrivo e trovo un simpatico giovanotto di origine asiatica. Sorride nonostante abbia dovuto aspettare oltre mezz’ora. Mi spiega che è li con la famiglia (ma in quel momento è solo) poi mi fa capire che ha un pò fretta e mi convinco che lo stanno aspettando in qualche ristorantino vicino per mangiare qualcosa. Completo gli aspetti burocratici e, compiaciuta per come me la sono cavata al mio primo check-in, lo saluto.
INGENUITÀ 3- Pensare che esista davvero la fortuna del principiante.
Ore 23.30
Appena uscita dalla doccia, mentre do un’asciugata alla folta chioma e sogno il pigiama, mi chiama il mio primo ospite. Mi spiega che non riesce ad aprire la porta. Lo faccio ritentare ma senza successo. Chiudo la conversazione con un rassicurante I’m coming e parto di nuovo, convinta che non abbia capito bene quale chiave utilizzare per aprire cosa! Inizia a piovere.
INGENUITÀ 4- Pensare che siano gli altri a sbagliare.
Ore 24.00.
Arrivo e trovo il mio primo ospite seduto sulle scale. Sorride nonostante abbia dovuto aspettare nuovamente mezz’ora, è ancora solo, il volto stanco ma calmo. Mi faccio dare il suo mazzo di chiavi ed aveva proprio ragione: il ferramenta non le aveva riprodotte bene. Mortificata mi scuso come posso. Lui, quasi volendosi giustificare a sua volta, mi ha spiegato che era uscito solo per portare da mangiare alla moglie in ospedale dov’è ricoverata la loro bambina: sono in vacanza ed hanno un biglietto intercontinentale per tornare a casa, ma rimandano da due giorni il rientro perché la bimba non sta bene. Poi, guardando i miei capelli ancora bagnati in inverno, mi chiede se abito molto lontano, quindi mi ringrazia (nonostante tutto), mi da la buonanotte e aggiunge di stare attenta durante il rientro a casa!
INGENUITÀ 5- Pensare che non c’è possibilità di perdono per chi sbaglia!
Penso spesso al mio primo ospite. In poche ore ha avuto la possibilità di insegnarmi tante cose: prima tra tutte di essere gentile, sempre, perché è proprio vero che ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente!